Sperimentazione nazionale (12 centri sono lombardi), la città è capofila.
Celada: “Successo, ora il ministero supporti con l’organico in più”
Simona Ballatore
Cronaca

Milano ha fatto scuola, medie Montessori per 24 istituti – Il Giorno

Milano – Via libera alla sperimentazione nazionale delle medie Montessori, con Milano – e il comprensivo Riccardo Massa – capofila.

C’è il parere positivo, all’unanimità, del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione; il decreto ministeriale è firmato, manca l’ultimissimo passaggio alla Corte dei Conti ma si parte, già da settembre, in 24 scuole, dodici delle quali in Lombardia. Nascono nuove prime medie montessoriane alla Riccardo Massa, al comprensivo Balilla Paganelli di Cinisello, all’Arcadia e all’Ilaria Alpi di Milano, al Leonardo da Vinci di Cornaredo, al Muzio di Bergamo. Sempre nella Bergamasca, al Lanfranchi di Sorisole e al Colleoni di Urgnano. E poi alla Don Milani di Rovato e alla Darfo di Brescia, all’istituto paritario montessoriano di Como e Castellanza. La prima sperimentazione – autorizzata per la prima volta dal ministero per cinque scuole lombarde nel 2017 e nata ancor prima alla Riccardo Massa su impulso anche delle famiglie – si allarga ora da Sassari ad Ancora, da Udine a Bologna, fino alla Capitale. “Stiamo facendo la storia della scuola italiana”, dice entusiasta la pioniera, Milena Piscozzo, preside della prima media montessoriana pubblica d’Italia, che in questi anni ha già formato anche circa 190 insegnanti ed è pronta a formarne altri 220, in collaborazione con l’Opera Nazionale Montessori, per affrontare questo nuovo capitolo. “Ci hanno già contattato anche docenti delle scuole secondarie di secondo grado – annuncia – e questa contaminazione è una vera rivoluzione”. Di “grande successo per la scuola lombarda” parla il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Augusta Celada: “La Lombardia da sempre esprime grandi capacità di ricerca pedagogica e di prassi educativa ed è stata la prima regione che ha avviato la sperimentazione. Il comprensivo Riccardo Massa, diretto da Milena Piscozzo, ha consolidato negli anni un approccio metodologico-didattico che oggi diventa patrimonio di tutti e che può realmente portare ad un cambiamento nella scuola italiana”. “Auspichiamo – aggiunge – che il Ministero, così come evidenziato anche nel parere del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, possa “supportare, sostenere e accompagnare la sperimentazione sia in termini di assegnazione di quote aggiuntive di organico sia in relazione alle risorse necessarie per la formazione specifica“”. Anche perché i tempi sono stretti. “Se non ci fossimo già attrezzati prima sarebbe stato impossibile – non nasconde Celada – e ci sono aspetti ancora da approfondire, va verificato se le scuole coinvolte avessero già previsto docenti in più. Il decreto arriva a Ferragosto, nonostante la Lombardia avesse mandato tutto a maggio, e ci chiede di mettere a disposizione altre risorse di organico. Ma in questo periodo i giochi sono fatti”. Sono previste quote di organico aggiuntive pari ad almeno nove ore settimanali in più per classe. “Come Ufficio scolastico regionale crediamo fortemente nel cambiamento messo in atto – conclude il direttore – ecco perché abbiamo sempre sostenuto la sperimentazione”.

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